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Chi era davvero Shakespeare? 

Quest' opera mai portata sulle scene italiane fa luce sul mistero!

La rivelazione in questo spettacolo non avviene sulla base di documenti e date , ma piuttosto sul palcoscenico, nel più perfetto stile teatrale. Impossibile che William fosse Tommaso Moro ? Eppure sulla scena l' impossibile diventa possibile e queste prove di un dramma scritto e mai andato in scena ci permettono di intuire qualcosa di più sull' anima del grande Bardo .

Per conoscere qualcuno non ci serve sapere quanto guadagna o quando è nato . E' più importante sapere quello che pensa, spera, crede, vive e scrive! Shakespeare scrive di suo pugno questa sconosciuta e misteriosa opera dedicata a Thomas More, ma perchè ? Con un Amleto o un Enrico, William ha guadagnato bene, con un Thomas More rischia di perdere non solo gli incassi ma la vita. Dunque se una azione costa tanto, deve valere tanto. Forse il nostro Bardo avrebbe voluto essere More? E almeno per un attimo lo sarà stato ? Essere non solo un servo di corte ma un uomo vivo che sa andare contro corrente e morire per un ideale  ?  Non restare un artista sulla scena del teatro , ma entrare sulla scena politica ? Essere o non essere come More?

Shakespeare morto da Quattrocento anni si rivela in questa sua opera più che mai vivo così come Tommaso Moro lo è anche dopo la sua morte !

Dopo l' impresa di Manalive , commedia tratta dal romanzo di G.K. Chesterton, ecco Otello Cenci e Giampiero Pizzol alle prese con un altro autore anglosassone, forse il più grande di tutti : William Shakespeare . E di nuovo a fare i conti con un altro uomo vivo ovvero Thomas More. In scena quattro personaggi: Munday la spia, Burbage e Fletcher due attori della Compagnia del Globe e lo stesso Shakespeare . Quattro attori per dar vita e morte a Tommaso Moro.

La sfida si gioca sul palcoscenico ma si vince nella vita perchè  grandi domande, ieri come oggi ci assediano e impongono una risposta : si può vivere da cristiani la politica ? C' è un punto in cui giustizia e misericordia si incontrano ? Una società giusta è solo un' utopia ? E' possibile vivere la fede con un sano umorismo ?Si può dare la vita per un ideale , vedere un amico nel proprio nemico ? Trovare il bene e non il male perfino in chi ci condanna a morte e ci taglia la gola ?

Questo è il cuore della politica dell' Umanista cristiano Thomas More che ne dà una delle interpretazioni più lucide e profonde attraverso il suo impegno di filosofo e primo ministro, ma anche attraverso il suo arguto e fantasioso pensiero che lo porta a muoversi sulla scena politica dei suoi tempi unendo alla fede uno spiccato senso dell' umorismo. L' esito è non solo la composizione della famosa e comica Utopia , ma anche una dimensione religiosa dell' esistenza non triste e bigotta , ma allegra e aperta alla sorprendente realtà della vita.

In occasione delle celebrazioni dei 400 anni dalla morte di William Shakespeare 1616-2016 ha preso forma il progetto della produzione e allestimento teatrale di un' Opera del grande Autore dimenticata dalla scene teatrali .Si tratta di un evento speciale destinato non solo a celebrare il più grande autore teatrale di tutta la storia , ma di un progetto che mette in luce il rapporto tra ideali e politica, tra arte e vita .

Ma cosa ha fatto di tanto grande questo avvocato londinese da conquistare persino Shakespeare ? Cosa ha lasciato quest' uomo, forse l' unico uomo politico a diventare santo e patrono dei politici, per affascinare il Bardo inglese ? Infatti Shakespeare riunisce intorno a sè altri quattro artisti elisabettiani, prende la penna e scrive di suo pugno un' opera teatrale dedicata a More . Opera strana, geniale e misteriosa, ampiamente censurata, anche perchè More si era opposto decisamente alla politica spietata e assolutista del Re giocandosi la testa .

All' epoca si finiva impiccati e squartati per molto meno, ma Shakespeare corre il rischio.

C' è da dire che la testa di More prima di cadere sotto la scure era stata una delle più grandi d' Europa, capace di pensare, scrivere, difendere i diritti di Dio e dell' uomo.

Ma chi era questo avvocato di Dio che ne sapeva una più del diavolo?

In realtà era un uomo del popolo, nessun blasone, nessuna raccomandazione, ma solo studio, intelligenza, coraggio e una carriera politica fulminante : ministro degli esteri, primo ministro e lord Cancelliere, consigliere di Enrico VIII, filosofo, letterato, amico di Erasmo da Rotterdam, capostipite dell' Umanesimo. Eppure sempre pronto alla battuta, al racconto, alla ricerca del lato divertente della realtà .Insomma un uomo come tanti che muore amando la vita e testimoniando che Dio è il Signore dei vivi e non dei morti .

L' opera è tratta dal testo manoscritto di Shakespeare, Munday, Chettle, Dekker, Heywood scritto intorno al 1595-1601 a poco più di quarant' anni dalla morte di More avvenuta nel 1535 con l' accusa di alto tradimento per essersi rifiutato di firmare l' Atto di Supremazia di Enrico VIII . Il dramma è stato messo in scena integralmente per la prima volta solo nel 2005 dalla Royal Shakespeare Company e tradotto e pubblicato in Italia nel 2014.

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